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L'Offensiva delle Ardenne


L'ULTIMA GRANDE OPERAZIONE DI HITLER


Nel dicembre 1944, la Wehrmacht colse di sorpresa l’alto comando alleato, lanciando un’imponente offensiva nella foresta delle Ardenne, in Belgio. Questa battaglia è considerata l’ultima e disperata offensiva di Hitler sul fronte occidentale durante la seconda guerra mondiale.


I combattimenti furono aspri e sanguinosi e causarono ingenti perdite ad ambo gli schieramenti. Malgrado la sua debilità fisica Hitler comandò l’operazione dall’inizio alla fine, riuscendo ad infondere in alcuni ufficiali ancora ottimismo e determinazione per questo ultimo scontro. Il 16 dicembre 1944 fu ordinato l’attacco e le truppe tedesche si mossero protette dalla nebbia e da un territorio impervio.


Mentre gli Alleati rispondevano all’attacco, un gruppo formato da 2.000 soldati delle SS si infiltrò fra le linee degli anglo-americani creando problemi con le comunicazioni. In seguito vennero scoperti, arrestati e fucilati tutti sul posto. Il 21 dicembre la risposta alleata crebbe di intensità raggiungendo il suo apice nella battaglia di Bastogne, la città era infatti una delle chiavi di accesso per la conquista del Belgio. I tedeschi attaccarono ripetutamente ma gli americani, anche grazie ad un continuo afflusso di rinforzi, riuscirono a tenere. Inoltre le truppe che erano penetrate in Belgio e che erano state bloccate dalla difese di Bastogne subirono pesanti attacchi dagli eserciti alleati.


Il 28 dicembre era chiaro che l’esercito tedesco era già sconfitto. Lo Stato Maggiore, su indicazione di Hitler, inviò altre truppe che non cambiarono la situazione. L’invasione era fallita, i tedeschi avevano combattuto bene ma le loro perdite erano state ingenti, 120.000 uomini, ma anche gli Alleati subirono molte perdite. L’Offensiva delle Ardenne fu la più grande (in termini di uomini impiegati) e più costosa operazione combattuta dall’esercito statunitense nella seconda guerra mondiale: 10.733 soldati americani rimasero uccisi, mentre 42.316 furono i feriti. Tra le fila tedesche, invece, i morti furono 12.652, mentre 38.600 furono feriti e presi prigionieri. Anche tra i civili il conto delle vittime fu alto: 2.500 perirono in Belgio mentre 500 nel Granducato di Lussemburgo.



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