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FIAT 2000

Aggiornamento: 30 giu 2020

LA STORIA

Il “FIAT 2000” fu il primo e uno dei pochi carri armati progettati dall’Italia durante la Grande Guerra. Nel 1915 con l’avvento dei carri armati anche l’Italia voleva accedere a questa nuova tecnologia che se usata bene poteva sancire la vittoria di una battaglia. Nel 1916 sotto l’ordine dei vertici militari la FIAT si occupò della progettazione e della costruzione di un carro ispirandosi alle foto dell’inglese “Little Willie”. Il progetto doveva essere consegnato nel più breve tempo possibile e fu presentato ai vertici nel 21 Giugno 1917. Il carro era stato progettato bene ma la corazza e l’armamento non convincevano molto e così furono migliorati nei mesi successivi.

Foto del prototipo di FIAT 2000 che come potete osservare aveva delle feritoie prive di scudi e che quindi rendevano l'equipaggio vulnerabile. la seconda differenza tra il carro finito ed il prototipo è che questo carro sulla fiancata destra(quella che è in foto) non è presente il portello d'accesso al veicolo. Infatti il portello si trovava a sinistra ma poi per la versione ufficiale del carro fu spostato a destra.


Nel 1918 venne realizzato il secondo esemplare ma visto che la guerra finì, l’interesse per i mezzi corazzati scemò e così rimasero solo i due esemplari. Vennero assegnati alla 1° batteria autonoma carri d’assalto di Torino, composta da due sezioni ciascuna dotata di un “FIAT 2000” e di 3 “Renault FT”. Tutta la batteria fu mandata nel Febbraio 1919 in Libia per contrastare la guerriglia nella zona di Misurata. La batteria però operava solo con un “2000” e gli “FT” mentre il restante carro “2000” rimase a Roma. Alla fine del ciclo operativo la batteria tornò in Italia ma il “2000” fu inviato a Tripoli presso la sezione distaccata d’artiglieria. Il primo Aprile 1919 il carro diede spettacolo davanti agli occhi del Re ma nelle colonie italiane il carro non era poi così efficace. La sua mole lo rendeva poco efficace nell’inseguire i ribelli attraverso il deserto. Del “2000” distaccato a Tripoli si persero le tracce mente l'altro rimasto presso l'8º Reggimento artiglieria pesante di Roma nel 1924 fu trasferito al neonato Reparto Carri Armati del colonnello Enrico Maltese a Pietralata e poi presso il forte Tiburtina. Il 3 settembre 1934 venne esibito, in occasione del Campo Dux ai Parioli, in livrea grigioverde con le due mitragliatrici anteriori sostituite da cannoni “Vickers-Terni 37/40”. L'ultima notizia relativa all'esistenza di un carro “Fiat 2000” è del 1936 quando risulta che nella caserma "Corrado Mazzoni" (Bologna), sede del 3º Reggimento fanteria carrista, fosse utilizzato come monumento.

Foto del FIAT 2000

EQUIPAGGIAMENTO E PRESTAZIONI

A vista questo carro è molto simile ad un castello da proprio l’impressione di essere invulnerabile e più o meno e così. Il suo equipaggio era composto da 9 uomini (Pilota e allo stesso tempo Capocarro, Cannoniere e 7 Mitraglieri). Era equipaggiato con un cannone “65/17” montato in una torretta di forma troncoconica posizionata sulla parte superiore del carro e con 7 mitragliatrici “FIAT-Revelli Mod. 1914” di cui tre erano disposte sui fianchi e una sul lato posteriore del carro. La sua corazza era spessa 15mm sul lato posteriore e 20mm sul resto del carro. Aveva un’autonomia di 75km e la sua velocità massima era di 7,5km/h. Pesava 38,78 tonnellate, era lungo 7,40 metri, alto 3,80 metri e largo 3,20 metri e aveva un motore a benzina da 6 cilindri che erogava ben 250 cavalli. Il suo rapporto potenza/peso è di 6,45cc/t.

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